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14.2.08

Scena 9

Il pazzo è in giro per una sterpaja.
Si ferma.
Arriva un uomo e si siede davanti a lui.
Dialogo:

pazzo - E Tu, chi sìe?

anima - Son la tua anima.
pazzo - La mia? E come posso io parlare con la mia anima?
anima - E io, allora, che parlo col mio corpo? Che credevo anche fosse più bello!
pazzo - Bellino te, con quella ghigna a culo.
anima - Attento, ricordati che un giorno morirai, e resterò soltanto io.
toccata di palle
pazzo - Certo che siei peggio di Giulia. E dimmi, tu forse sai dov’è Hegel?

anima - No, so dov’è Toni.
pazzo - E a me?
anima - Vai lì, e prenditela grossa, così almeno la smetti di tormentarmi con questa stupida ricerca.
pazzo - Già, ma io devo trovare Hegel. Ne va del Mondo intero!
anima - E perché?
pazzo - Ascolta: Hegel era un filosofo, e faceva orrore. Dato che sia Hegel che il Mondo fanno orrore, allora Ray Charles guida come Harison Ford. Mi segui?
anima - Continua.
pazzo - Ora, se Harrison Ford fa le macchine Ford, che guidano come Charles, tutte le Ford impazziranno, e ci saranno ingorghi tali che nemmeno Brùs Uillis li sbroglierà! Per questo dobbiamo trovare Hegel, e capire perché fa orrore.
anima - Bè, buona fortuna allora. Io ritorno all’inferno.
pazzo - Lo come? Lì andrò quando morirò?
anima - No, ti ho preso in giro io. Non sono la tua anima, son l’anima di Dante.
pazzo - Alighieri?
anima - Quello lì! Sai, ero un gran puttaniere, blasfemo, drogato marcio insomma, sai com’è.
pazzo - Ma guarda! Aveva ragione il Leo. Ed io che lo uccisi, per questo!

Dante se ne va.

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